Alla riscoperta dei mostri e degli eroi della mitologia greca. Un nuovo libro di Serena Fiandro e Marzia Varrone

COPERTINA eroi greci

Carissimi amici,
siamo orgogliosi di presentarvi il nostro ultimo lavoro, dedicato alle figure dell’eroe e del mostro – sua controparte – nel vasto corpus dei testi mitologici greci. Non è la prima volta che compare una pubblicazione sulla mitologia classica in questa collana (ricordiamo La nascita degli dei e altri miti greci, Odissea. Il ritorno a Itaca e Eneide. Il viaggio di un eroe), ma questa volta abbiamo scelto di concentrarci su una serie di miti che coinvolgono i più famosi eroi dell’Antichità, da Eracle a Giasone, senza dimenticare Teseo, Dedalo, Orfeo, Medea e molti altri.
Un libro emozionante e denso di azione, curato da Serena Fiandro e illustrato dalla nostra collaboratrice Marzia Varrone che ha svolto per molti mesi al nostro fianco un lavoro intenso e approfondito di ricerca iconografica sull’arte classica per restituire alla mitologia greca tutto il suo splendore.

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Potete acquistare il libro presso il nostro shop, in tutti gli store online (ad esempio qui, qui e qui) oppure, dietro ordinazione, in tutte le librerie italiane. Buona lettura a tutti!

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Per approfondire, trovate qui un estratto della nota redatta dalla curatrice Serena Fiandro: “La figura dell’eroe, dotato di forza sovrumana e in genere del tutto simile a un dio (e spesso figlio di un dio) tranne per l’aspetto dell’immortalità, è un elemento centrale della mitologia greca e della religione greca stessa, dal momento che non soltanto agli dei ma anche agli eroi vengono tributati onori e sacrifici. Prototipo dell’eroe è Eracle, che tutti conosciamo, il quale possiede tutte queste caratteristiche. Figlio illegittimo di Zeus, e per questo perseguitato dalla sposa del dio, è in grado di uccidere serpenti che minacciano la sua vita quando è ancora nella culla. Ma la sua forza prodigiosa lo condurrà a una vita difficile, irta di ostacoli, a causa della sua stessa incontenibile natura.
Essere un eroe infatti non preserva dalle sciagure né dalle azioni malvagie: come abbiamo visto nei vari miti narrati, spesso l’eroe non è un personaggio buono, moralmente irreprensibile. La forza non rende immuni dalle tendenze malvagie. Vediamo Giasone e Teseo che sfruttano e abbandonano Medea e Arianna, Medea stessa la cui natura di discendente del Sole e di maga ben poco le consente di tollerare l’offesa ricevuta, Atalanta che mette a morte i pretendenti, Eracle che continua a uccidere per caso le persone che si trovano vicino a lui e trascorre la maggior parte del tempo a espiare i peccati commessi, Dedalo che si rifugia a Creta a causa di un omicidio commesso. Caratteristica dell’eroe è la forza e spesso la straordinaria abilità nell’ideare soluzioni e stratagemmi, non la bontà d’animo, ed è uno degli aspetti che forse rendono l’eroe greco così affascinante. Oltre tutto, essere un eroe non significa avere una vita facile oppure ottenere, dopo fatiche e sofferenze, un lieto fine. Eracle, al termine della sua storia, diviene un dio, certamente, ma a costo di terribili sofferenze. Dedalo perde il suo unico figlio. Giasone si ritrova la famiglia massacrata.
Controparte dell’eroe è il mostro mitologico. Troviamo figure ibride, per metà esseri umani e per metà animali come nel caso del Minotauro, belve feroci impossibili da sconfiggere per un mortale dalle caratteristiche sovrannaturali, ovvero spesso un numero eccessivo di teste oppure la capacità di sputare fuoco. Le bestie della mitologia non sono mai bestie comuni, neppure se si tratta di cavalli – ritroviamo le terribili cavalle antropofaghe di cui si deve occupare Eracle – per non parlare di tori e cinghiali.
Essere in grado di sconfiggere il mostro fa parte delle caratteristiche divine dell’eroe, unico in grado di compiere una simile impresa
“.

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